giovedì 4 giugno 2009

AL VOTO SOGNATORI CERCASI

Siamo arrivati alla fine di questa avventura elettorale. Per me è stata un’esperienza nuova, è la prima volta che ho deciso di candidarmi o meglio di accettare la proposta di Nichi Vendola di dare il mio sostegno ad una lista che si è data un obiettivo ambizioso, creare un nuovo progetto di una sinistra che sappia essere all’altezza delle aspettative di quanti di noi sono delusi, avviliti, stanchi dell’assenza di una forte e chiara alternativa. Ho creduto in questa sfida e ho deciso di non stare a guardare quello che sarebbe accaduto ma di agire e portare la mia esperienza e il mio nome quasi che potesse diventare un simbolo per quanti di noi non amano arrendersi e invece hanno la capacità ancora di credere che la politica sia impegno civile, confronto, che parta ancora dalla costruzione di un movimento, che non sia solo quella che ci vede spettatori impotenti di un teatrino che usa e si fa usare dai media, che usa e si fa usare dai poteri economici, che usa il consenso come fosse ogni volta merce da conquistare per trovare quella legittimazione che oggi appare sempre più produrre un ceto dirigente distante dalla società. Ho vissuto questa avventura un po’ da esterna in una lista appena nata e che ha trovato non poche difficoltà per farsi conoscere. Una lista che ha da superare il quorum del 4% e tutti ci auguriamo che lo faccia e anche di slancio. Sinistra e Libertà, una giovane compagine che come ha detto bene Adriano Sofri non fosse altro per avere unito al concetto di sinistra quello di libertà merita di essere votata.

La mia è stata una campagna elettorale povera di mezzi ma ricca di esperienze, senza paura di contarmi, ma con l’obiettivo di dare il mio sostegno al raggiungimento del quorum. Ho girato per alcune città e province del sud, dal Molise, alla Calabria, alla Puglia alla Campania incontrando quei pochi o quei tanti che cercano attraverso il rapporto diretto e senza mediazioni e sovrastrutture rappresentanza di bisogni, problemi, necessità, ma soprattutto di speranze e di sogni. Ho cercato di rappresentare quella parola libertà che per una come me che da vent’anni lo fa nel movimento omosessuale è sinonimo di amore perché nasce dalla libertà dell’essere omosessuale e cerca di tradurla in cultura, in politica, in affermazione di quei diritti di liberà che partono dal vissuto personale e parlano anche il linguaggio delle relazioni affettive, delle relazioni d’amore. Esprimere tutto questo nelle piazze di provincia e nei comizi o negli incontri è stato difficile ma allo stesso tempo facile perché è stata occasione ancora una volta per molti di riconoscersi.

Mi è sembrato a volte di trovarmi in situazioni anacronistiche. Che non sia più tempo di quella politica che abbiamo conosciuto vent’anni fa. Ma viene spontanea una domanda: qual è la politica di oggi? Questa campagna elettorale quale è stata? Chi si è accorto che siamo in campagna elettorale per le europee? Fiumi di pagine prima sulle veline nelle liste, poi sull’affaire Noemi. Di Europa neanche l’ombra. Men che meno di quello che può significare esprimere un voto in un senso o in un altro, se non per scontrarsi nel bipolarismo pro o contro Berlusconi. Poi il finto dibattito sul voto utile alimentato anche dal PD, come se il voto si misurasse sull’utilità e non sulla libertà di costruire qualcosa in cui si crede. Dell’Europa dei diritti civili e delle libertà neanche l’ombra.

Eppure il mio breve viaggio elettorale è stato come un pride itinerante. Dove ho incontrato chi ancora ha paura di dichiararsi omosessuale, dove ho incontrato chi vuole organizzarsi.

A tutti quelli che mi hanno dato una mano, a tutti quelli che spontaneamente hanno creato occasioni d’incontro va il mio grazie per un’esperienza vissuta insieme che comunque vada è stata positiva per tutti. Un grazie a quanti attraverso la rete, internet, facebook, il Di Gay Project, i siti gay, hanno fatto circolare informazioni e sono stati con me in quest’avventura. Un grazie a quanti il 6 e 7 giugno vorranno votarmi e a quanti sosterranno Nichi Vendola e Sinistra e Libertà, un grazie a Staino per la bella vignetta che mi ha regalato e a tutte le donne che si sono riconosciute nella mia candidatura. Un grazie ai miei amici di sempre e a quelli che si sono aggiunti in queste settimane. Adesso mi preparo venerdì 5 a chiudere la campagna elettorale a Ercolano in Piazza Pugliano con Nichi e le donne di Sinistra e Libertà alle 18.30 e a Napoli in Piazza del Gesù alle 19.30.

Un abbraccio a tutti e non smettiamo di essere, anche se io sono una matematica, un po’ e giustamente sognatori.

Imma Battaglia

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